“Galleria di Palazzo degli Alberti”: il museo a Prato

“Galleria di Palazzo degli Alberti”: il museo a Prato

“Galleria di Palazzo degli Alberti”: il Museo

Intesa Sanpaolo annuncia l’apertura al pubblico dal 25 Marzo 2022 della Galleria di Palazzo degli Alberti a Prato, fortemente voluta dal Gruppo per consentire la fruizione pubblica di un importante nucleo di 90 opere della collezione appartenuta alla Cassa di Risparmio di Prato, oggi proprietà di Banca Popolare di Vicenza.

L’iniziativa, realizzata dal Progetto Cultura della Banca, si inserisce nelle attività ESG del Gruppo volte a contribuire alla crescita culturale del Paese e allo sviluppo economico e sociale dei territori.

Centrale l’obiettivo della tutela del patrimonio artistico: oltre al progetto architettonico – in accordo con Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in L.C.A. e con la Soprintendenza – sono stati realizzati importanti interventi di conservazione sulle opere.

È con particolare orgoglio che oggi offriamo a Prato ed a coloro che la visitano la possibilità di accedere ad un nuovo ambiente espositivo ricco di opere, capolavori e di un’importante parte della storia di questa città. Un patrimonio culturale che come Intesa Sanpaolo siamo particolarmente lieti di essere riusciti a valorizzare, rispettando l’impegno preso nel 2018 con meticolosa attenzione all’identità, alla cura e tutela del patrimonio, alle specificità che questo territorio esprime”, ha spiegato Luca Severini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo.

“Galleria di Palazzo degli Alberti”: Quali opere vedere

Oggi la Galleria di Palazzo degli Alberti inaugura con un allestimento che si pone in continuità con il precedente con spazi maggiori e più funzionali al percorso di visita.

La collezione consiste in 142 opere, 90 in esposizione e le restanti in deposito, tra cui beni di particolare pregio come i capolavori di Giovanni Bellini, Caravaggio, Filippo Lippi, oltre a opere di Puccio di Simone, Bronzino, Santi di Tito, Poppi.

Il museo conserva anche numerose e prestigiose opere del Seicento fiorentino e un cospicuo numero di sculture di Lorenzo Bartolini, artista di Prato attivo nella prima metà dell’Ottocento.

Il percorso espositivo – curato da Lia Brunori, funzionaria della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per Firenze, Pistoia e Prato – apre con due tabernacoli affrescati di inizio Quattrocento che focalizzano il rapporto con la città e i suoi santi protettori.

Il percorso continua per poi arrivare alla Madonna col Bambino di Filippo Lippi che incarna il culmine artistico di una produzione pittorica che già dal Medioevo mostrava episodi di rilevanza nel territorio.

“Madonna col Bambino di Filippo Lippi”, conservata a Prato.
“Madonna col Bambino di Filippo Lippi”

La Galleria prosegue seguendo l’ordine cronologico, evidenziando di volta in volta specifiche manifestazioni artistiche: dal capolavoro di Crocifisso con cimitero ebraico di Giovanni Bellini alla tradizione pittorica cinquecentesca.

Crocifisso con cimitero ebraico di Giovanni Bellini, conservato a Prato.
“Crocifisso con cimitero ebraico di Giovanni Bellini”

Dall’età della Controrifoma a Caravaggio con L’Incoronazione di spine, dalla devozione pratese della Cintola alla sfavillante pittura seicentesca e settecentesca, esposta come un’antica Galleria da godere nei suoi valori estetici e nel fascino di molteplici spunti di riflessione.

Incoronazione di spine, dipinto di Caravaggio conservato a Prato.
“Incoronazione di spine di Caravaggio”

E ancora l’Ottocento dei pratesi Catani Chiti e Bartolini, seguiti da accenni novecenteschi di schietta toscanità.

Informazioni utili

La visita è a ingresso gratuito per tutti i visitatori con apertura nei giorni di Sabato e Domenica dalle 10.30 alle 19.00 (ultimo ingresso un’ora prima).

La prenotazione del biglietto per la visita accompagnata è consigliata, collegandosi al sito www.gallerieditalia.com o scrivendo all’indirizzo mail galleriaprato@civita.art.

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