“La poetica dell’abitare” di Daniele Zagaria: la mostra a Villa Campolieto

“La poetica dell’abitare” di Daniele Zagaria: la mostra a Villa Campolieto

“La poetica dell’abitare” di Daniele Zagaria: la Mostra

La mostra “La poetica dell’abitare”, un’esposizione di opere dell’artista Daniele Zagaria, è in programma a Villa Campolieto ad Ercolano fino al 24 Luglio 2022.

“La poetica dell'abitare” di Daniele Zagaria: la mostra a Villa Campolieto

Nel corso dei tre mesi di esposizione sono inoltre previsti happening culturali presso le scuderie di Villa Campolieto, nel corso dei quali personalità del mondo dell’arte e del design dialogheranno con il curatore della mostra Marco Zagaria e si confronteranno con il pubblico sorseggiando un aperitivo al tramonto.

“Un aperitivo con…”

Il format, dal titolo “Un aperitivo con…” gode del patrocinio dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggistici e Conservatori di Napoli e provincia, e consentirà ai partecipanti il riconoscimento di crediti formativi.

Questo il calendario: 18 Maggio incontro con Massimo Bignardi (storico dell’arte) e Eduardo Alamaro (architetto); 9 Giugno incontro con Mario Buono (architetto) e Anna Gallo (ph. D in design); 14 Luglio incontro con Enrico Bugli (artista) e Dario Giugliano (docente). A moderare gli appuntamenti sarà la giornalista Francesca Scognamiglio.

La mostra è promossa dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane nelle persone del Presidente Gianluca Del Mastro e del Direttore Roberto Chianese e dal Ministero della Cultura.

“La poetica dell’abitare” di Daniele Zagaria: Quali opere vedere

La mostra “La poetica dell’abitare” di Daniele Zagaria, ha lo scopo di svelare il percorso creativo che sottende la produzione prolifica dell’architetto, designer, grafico e progettista di interni, partenopeo di adozione ma pugliese di origine.

Questa produzione, parallela e nascosta rispetto al piano più noto delle realizzazioni di architetture pubbliche, svela una singolare e stupefacente capacità creativa oltre che intellettuale nel concepire il contesto dell’abitare nella sua completezza e complessità.

Formatosi nel clima culturale dei primi anni sessanta, deve alla frequentazione e all’amicizia con alcuni degli artisti più noti nel panorama culturale napoletano (solo per citarne alcuni Mario Persico, Annibale Oste, Errico Ruotolo e Carlo Alfano) il ripensamento critico delle idee funzionaliste.

Le nuove idee dell’artista lo portano, insieme alla scoperta delle poetiche “dell’inutile” e del “gioco”, a ricercare una qualità diversa e alternativa del disegno d’arredo, spostando il suo interesse verso una fruizione estetica più ampia e articolata.

Un viaggio senza spazio e senza tempo

La mostra “La poetica dell’abitare” ha il desiderio di farci percorrere un viaggio nel percorso creativo di Daniele Zagaria; un viaggio senza spazio e senza tempo, percorso in compagnia delle sue ideazioni, il mobile-quadro, il mobile-personaggio, il mobile-robot, le grafiche “spaziali”.

Ma il viaggio è anche un racconto che contiene la conoscenza e la sapienza delle personalità che lo hanno sempre accompagnato in questo tracciato; artigiani, artisti, scultori, che prima di essere summa di conoscenza e sapere sono stati innanzitutto amici e compagni di vita.

È per questo che è difficile definire un confine tra le contaminazioni dei contributi di ciascuno. Il risultato è il frutto di forme ricche, contaminate e plasmate dalla creatività ma connotate da una conoscenza della tecnica che applica con rigore Daniele Zagaria e che “contengono” il processo creativo di molti.

Foto dell'allestimento della mostra “La poetica dell'abitare” di Daniele Zagaria a Villa Campolieto.

Anche quando queste presenze non appartengono al quotidiano delle frequentazioni di prossimità, rappresentano presenze del quotidiano vissuto da Daniele.

Il viaggio simbolico e narrativo è scandito al ritmo di una musica che gli appartiene come filosofia del vissuto ironico e giocoso, facendo suoi gli intrallazzi amorosi “Hanky Panky” del jazzista Hank Jones così come “Monk, Duke and Me” di Charles Mingus.

La musica, la sua collezione di arte, accompagnano il suo quotidiano e tessono la poetica dell’abitare di chi starà – abiterà negli spazi che lui immagina e realizza, “nel modo in cui tu sei e io sono, il modo in cui noi uomini siamo sulla terra, è il Buan, l’abitare. Esser uomo significa: essere sulla terra come mortale; e cioè: abitare (M. Heidegger). 

Informazioni utili

INDIRIZZO: Ercolano, Corso Resina 283;

COME ARRIVARE: Circumvesuviana Linea Napoli-Sorrento o Napoli-Poggiomarino, Stazione Ercolano Scavi o Ercolano – Miglio D’Oro;

ORARIO: La mostra “La poetica dell’abitare” è visitabile dal Martedì alla Domenica dalle 10:00 alle 18:00;

BIGLIETTO:

Ecco tutte le informazioni utili relative al costo del biglietto, acquistabile anche online, per visitare la mostra:

  • Intero: € 6,50;
  • Ridotto: € 5,50 (Possessori dei biglietti per gli spettacoli del Campania Festival).

Per maggiori informazioni puoi chiamare allo 081 732 21 34, scrivere a prenotazioni@villevesuviane.net o contattare le pagine Facebook e Instagram della Fondazione Ente Ville Vesuviane.

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