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Pasqua a Napoli: la guida completa ai piatti tipici della Pasqua a Napoli
Ma cosa puoi mangiare durante la Pasqua a Napoli? Le tradizioni gastronomiche napoletane legate alla Pasqua sono famose in tutto il mondo.
Sotto lβaspetto culinario nella cittΓ partenopea hai lβimbarazzo della scelta sui piatti tipici prettamente pasquali che affondano le loro radici nei secoli passati.
Il menΓΉ varia in base ai giorni della Settimana Santa e ogni giorno puoi assaporare un piatto diverso.
1. Zuppa di cozze borbonica
Inizia dalla sera del Giovedì Santo a gustare la famosa zuppa di cozze borbonica, un piatto che si lega con le vicende del sovrano Borbone.
Devi sapere che il re Ferdinando I di Borbone, goloso di pesce, non faceva a meno di mangiare le cozze. Il frate domenicano Gregorio Maria Rocco rimproverΓ² il sovrano a non esagerare con i peccati di gola durante la Settimana Santa, perciΓ² si fece preparare una versione di zuppa piΓΉ semplice col pomodoro e salsa di peperoni, pur di non rinunciare.
La notizia si diffuse in cittΓ e ancora oggi Γ¨ una tradizione irrinunciabile della classica Pasqua napoletana.
2. Casatielli, tortani o pizze ripiene
Il VenerdΓ¬ Santo per i napoletani Γ¨ il giorno del digiuno e dellβastinenza dalla carne e il Sabato Santo invece lo puoi dedicare alla degustazione di casatielli, tortani o pizze ripiene.
Se decidi di assaggiare il Tortano o il Casatiello devi sapere che gli ingredienti sono pressochΓ© gli stessi, ma ci sono comunque delle piccole differenze tra queste due prelibatezze della cucina partenopea.
Il Casatiello entra nel vocabolario Napolitano-Italiano del 1873 di Raffaele dβAmbra come pane condito con sugna e pepe, a forma di una grossa ciambella, con uova intere nellβimpasto e ricoperte in cima da due strisce di pasta sistemate a croce.
Il termine Casatiello deriva da caso, formaggio, uno degli ingredienti maggiormente presenti allβinterno del rustico oltre al salame, vari insaccati, ciccioli e uova.
Il Tortano ha gli stessi ingredienti ma a cambiare sono solo le uova, che sono inserite sode allβinterno, mentre nel casatiello vengono messe anche crude sulla sommitΓ e fermate da pezzi di pasta disposti a croce e lβassenza di insaccati.
Esiste anche una versione dolce del casatiello, tradizione soprattutto della zona del casertano ed Γ¨ un impasto soffice ricoperto di glassa tempestata da zuccherini detti diavulilli.
Infine, nel pranzo della domenica di Pasqua puoi gustare la fellata, un antipasto comprensivo di affettati e formaggi tipici napoletani, la minestra maritata, lβagnello o capretto al forno accompagnato da patate e il gustosissimo dolce tradizionale famoso in tutto il mondo: la pastiera di grano.
3. Pastiera Napoletana
La Pastiera Napoletana Γ¨ il dolce pasquale per eccellenza e non puoi non festeggiare la Pasqua concludendo il tuo pasto con questo dolce tipico.
La pastiera ha una lunga tradizione storica con delle prime tracce del dolce nel XVIII secolo. Γ nata nel convento di San Gregorio Armeno grazie ad una suora che abbinΓ² gli ingredienti simbolo della Pasqua cristiana alla ricotta, e ad altri ingredienti da poco arrivati dallβOriente, come la cannella.
Maria Teresa dβAsburgo, moglie del re Ferdinando II di Borbone, assaggiΓ² per prima questo nuovo dolce e ne rimase meravigliata dalla bontΓ . Da quel momento, non cβΓ¨ Pasqua a Napoli senza pastiera!
Devi sapere perΓ² che esiste anche una leggenda legata alla pastiera secondo la quale Γ¨ un dolce nato nel mare quando la Sirena Partenope scelse il Golfo di Napoli come dimora.
Per questa scelta le offrirono sette doni come simboli di fertilitΓ , abbondanza, ricchezza e dolcezza. I doni erano la farina, le uova, la ricotta, il grano, i fiori dβarancio, le spezie e lo zucchero che poi Partenope per ringraziare li mescolΓ² e creΓ² il dolce.
E la vera pastiera napoletana Γ¨ quella delle sette strisce di pasta frolla con cui Γ¨ ricoperta che rappresentano appunto i sette ingredienti donati a Partenope e i sette quartieri del centro storico di Napoli.
In altre parti dβItalia puoi degustare questo dolce in altre occasioni e non solo per la Pasqua. A Napoli, perΓ², la tradizione vuole la pastiera solo e unicamente a Pasqua.
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Fonte: italo.it
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