“Salvatore Emblema”: la mostra al Museo di Capodimonte

“Salvatore Emblema”: la mostra al Museo di Capodimonte

Salvatore Emblema”: la Mostra

La mostra “Salvatore Emblema”, un’esposizione di opere dell’artista Salvatore Emblema, è in programma al Museo Nazionale di Capodimonte fino al 30 Ottobre 2022.

“Salvatore Emblema”: la mostra al Museo di Capodimonte

L’esposizione, a cura di Sylvain Bellenger, è realizzata con il supporto scientifico del Museo Emblema e del suo archivio, con la collaborazione dell’Associazione Amici di Capodimonte Ets.

La mostra si inserisce nel ciclo di mostre focus “Incontri Sensibili” in cui le opere di artisti contemporanei sono messe a confronto con quelle della collezione storica del Museo ed evidenzia la stretta relazione tra l’attività pittorica e la parallela ricerca in campo installativo di Salvatore Emblema.

Una mostra diffusa, tra Museo e Real Bosco

A Capodimonte, il progetto espositivo si articola in un percorso diffuso tra gli spazi interni del Museo e quelli esterni del Real Bosco, per approfondire quel processo di riappropriazione e sublimazione dell’elemento naturale e paesaggistico che ha caratterizzato gran parte dell’attività di Emblema tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’80.

La mostra si inserisce nel filone di mostre monografiche dedicate al rapporto di alcuni artisti con la città di Napoli: Pablo Picasso, Caravaggio, Vincenzo Gemito, Luca Giordano, Santiago Calatrava.

Salvatore Emblema: l’artista

Salvatore Emblema (Terzigno, 1929 – 2006) nato alle pendici del Vesuvio, ha saputo coniugare lo scenario delle sue origini con il linguaggio astratto di matrice americana.

Conosciuto per l’uso di materiali comuni, come la juta con cui ha composto i grandi dipinti segnati da figure geometriche, in mostra sono presentate anche opere meno note, tra cui alcune installazioni ambientali, indagini sul rapporto tra opera e ambiente, azione e contesto.

Al successo che ha connotato gli anni ‘50 fino all’inizio degli anni ’80, è seguito un periodo di incomprensione da parte del pubblico.

Per questo Capodimonte ha voluto fortemente dedicare all’artista Salvatore Emblema un’ampia mostra, diffusa tra secondo e terzo piano del Museo, Cellaio e Real Bosco, ripercorrendo le fasi della sua ricerca, sia in senso cronologico che tematico.

Per la prima volta è anche esposta, nella sala “Incontri sensibili”, l’installazione Scatole Trasparenti (1969-74), desunta da uno studio dell’artista.

“Salvatore Emblema”: Quali opere vedere

Il percorso nel Museo

Nella Sezione di Arte Contemporanea del Museo, le oltre 30 opere pittoriche rappresentano lo sviluppo della ricerca dell’artista in vent’anni di attività, tra gli anni ’60 e ’80.

Attraverso la pittura, Emblema destruttura e amplifica nello spazio gli elementi costitutivi del quadro, valicando la superficie del supporto.

Ne emerge una produzione operata dentro e fuori l’oggetto-quadro, pur lasciando inalterato quel linguaggio visivo e corporeo, fatto di colore, forma, luce e materia.

Qui tra le tele tinte, sovrapposte e detessute nelle tonalità di celeste, rosa, blu e nei caldi giallo, rosso o marrone esaltate nella loro materica bellezza dalla luce naturale in sala, spicca Senza Titolo / Terraemotus, 1984, l’imponente opera in terre colorate e carbone su tela di juta, misure 250 x 450 cm, originariamente realizzata per il tragico terremoto del 1980 che sconvolse la Campania.

“Incontri Sensibili”

Lo spazio interno del Museo e quello esterno del Bosco trovano un ideale punto di convergenza nella sala “Incontri Sensibili”, al secondo piano.

Qui l’orizzonte del giardino storico di Capodimonte incontra l’opera Senza Titolo, 1989, e lo schermo quadripartito dell’opera Scatole Trasparenti, un progetto inedito, risalente agli inizia degli anni Settanta che segna il tentativo più avanzato e rarefatto di includere la variabile ambientale e l’elemento paesaggistico all’interno dell’opera d’arte.

Scatole Trasparenti

Scatole Trasparenti è un’opera dei primissimi anni ‘70 che Salvatore Emblema lascia allo stadio di prototipo.

La trasparenza propria della plastica, sebbene limpida e pura, sembrava collidere con la pratica artigianale prediletta dall’artista.

Il progetto è presentato per la prima volta al pubblico in una versione realizzata in plastica ecosostenibile e concepita come uno spazioaccessibile solo agli occhi dell’osservatore.

Scatole Trasparenti è un congegno percettivo che si anima di possibilità sensoriali infinite, accogliendo dentro la pelle dell’opera, solo apparentemente muta e impenetrabile, tutte le variabili paesaggistiche del Real Bosco di Capodimonte.

Un quadro perseguito nello spazio e con lo spazio. Una unità abitativa minima, binaria. Come un incontro a due: tra lo sguardo e l’orizzonte.

Le installazioni, tra Cellaio e Real Bosco

Le tele esposte nel Museo preludono e suggeriscono le evoluzioni ambientali degli anni successivi, visibili all’interno del Cellaio, uno dei 17 edifici storici del Real Bosco.

Qui sono esposte alcune delle grandi installazioni realizzate negli anni Settanta, concepite come un complesso congegno scenografico.

Giochi di trasparenze, superfici tessili, lignee e metalliche si fondono con l’architettura ospitante e con lo spazio naturale circostante.

Queste installazioni sono esempi di una ricerca meno nota, una indagine sulla realtà sensibile.

Altre installazioni di maggiore ampiezza sono poste in stretta relazione con il paesaggio del Real Bosco di Capodimonte, parte integrante del percorso diffuso.

Tra queste, ci sono Ricerca sul paesaggio, 1972-74, un’installazione ambientale di reti metalliche colorate che resterà a Capodimonte, esposta sulle praterie antistanti il Cellaio, come dono da parte degli eredi Emblema.

Nel Cortile monumentale della Reggia sarà visibile Senza Titolo / Ricerca sull’architettura, 1995-2000, una struttura cubica in ferro e pietra lavica di 3 metri.

In questi lavori, gli elementi e le variabili dello spazio concreto sono unite entro una superficie d’insieme,
pittorica e visuale al contempo.

Le istallazioni ambientali si smaterializzano fino a diventare sottili filtri per lo sguardo, paesaggi incastonati nel paesaggio.

Informazioni utili

INDIRIZZO: Napoli, Via Miano 2;

COME ARRIVARE:

Metropolitana Linea 1, fermata Museo; proseguire con autobus. Metropolitana Linea 2, fermata Piazza Cavour; proseguire con autobus. Autobus: fermata in Piazza Museo (adiacenze Museo Archeologico Nazionale);

ORARI:

Ecco gli orari di visita per la mostra “Salvatore Emblema” al Museo e Real Bosco di Capodimonte:

  • Museo II piano sala “Incontri Sensibili” e III piano sezione Arte Contemporanea – tutti i giorni (chiuso il mercoledì), dalle ore 10.00 alle ore 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00);
  • Cellaio – Venerdì, Sabato e Domenica, dalle ore 10.00 alle ore 17.00 (ultimo ingresso 16.30);
  • Real Bosco – le installazioni ambientali sono sempre visibili, tutti i giorni, secondo i consueti orari di fruizione del Real Bosco (7.00-19.30).

BIGLIETTO:

Ecco tutte le informazioni utili relative al costo del biglietto, acquistabile anche online, per visitare la mostra:

  • Intero: € 12,00;
  • Ridotto: € 2,00 (cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni non compiuti);
  • Gratuito: Under 18, guide turistiche e possessori di Campania Artecard.

Il Biglietto del museo è comprensivo delle mostre in corso, ha validità giornaliera e dà la possibilità di lasciare il museo e rientrare anche più volte fino alla chiusura.

Per maggiori informazioni puoi chiamare allo 081 7499130, scrivere a mu-cap@beniculturali.it o contattare le pagine Facebook e Instagram del Museo e Real Bosco di Capodimonte.

Museo Emblema a Terzigno (NA)

I visitatori del Museo e Real Bosco di Capodimonte sono invitati a visitare il Museo Emblema a Terzigno, in via Vecchia Campitelli, aperto tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle ore 9.00 alle ore 18.00. Ingresso libero. Per informazioni 081 8274081 e museo@salvatoreemblema.it.

I visitatori del Museo Emblema, fino al 30 ottobre 2022, termine della mostra, avranno diritto a una riduzione sul prezzo del biglietto intero di ingresso al Museo e Real Bosco di Capodimonte, pagando 10 euro anziché 12 euro.

La mostra “Salvatore Emblema” sui social

Per condividere l’esperienza e l’emozione della mostra sui social:
Fb: museodicapodimonte

Instagram: museoboscocapodimonte

Twitter: Capodimonte_mus

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